A cavallo nella Savana
Finalmente arrivo nel luogo magico: pochi cavalli, poche persone, solo tende, silenzio e natura spettacolare!
Dopo una mezza giornata a cavallo, raggiungiamo Waterberg Byosphaere”, una grandissima riserva naturale (grande come la Lombardia) situata 250km a nord di Johannesburg e facilmente raggiungibile in auto, i nostri bagagli sono già davanti alle tende che ci hanno assegnato; il gruppo comprende oltre a me, una famiglia francese con una figlia di sei anni, meravigliosa amazzone super divertente, e le due guide.
Ci sistemiamo nelle tende e ci vengono spiegate le regole del posto: colazione, pranzo e cena nel luogo comune, per fare la doccia si deve chiedere acqua calda 10 minuti prima e per terminare come ci si debba comportare in un luogo dove la natura fa da padrona.
Posto decisamente ameno, particolare ed intrigante.
Nel pomeriggio si parte per un giro a cavallo per cercare di avvicinare più animali possibili; la guida Leonie, nata nel Parco Kruger, vissuta in sud Africa e sempre a contatto con la natura, sia per sua predisposizione che per lavoro, ci spiega ogni cosa che incontriamo nella nostra passeggiata a cavallo.
Noi tutti guardiamo il panorama e non notiamo i particolari più accattivanti, che si stagliano davanti ai nostri occhi come le orme di un leopardo, che Leonie , ha immediatamente visto, così ci si ferma e si osservano per cercare di capire, dalle dimensioni, se appartengono ad un maschio oppure ad una femmina e poi si vede la direzione verso cui il leopardo si sta muovendo.
Arriviamo davanti ad un gruppo di antilopi, ci si ferma e la nostra guida ci spiega il comportamento ed il linguaggio tra gli animali. Rimaniamo fermi per non invadere il loro territorio, poi avanziamo di qualche metro, ci si ferma di nuovo, loro ci guardano, scrutano, non si muovono, non scappano, significa che ci stanno dando il permesso di passare vicino a loro. Tutto molto affascinate, tanto silenzio e tanto rispetto.
La guida è molto brava e ci racconta tutto quello che conosce, per cercare di farci percepire appieno il luogo e i suoi misteri.
Rientriamo al campo, togliamo la sella ai cavalli, una bella doccia e li lasciamo andare ad abbeverarsi e poi mangiare e riposare.
Per noi inizia la scoperta del posto, una buona bevanda dissetante, due chiacchiere e due risate tra di noi, la curiosità di andare nella nostra tenda, sistemarci, provare questa doccia cosi rudimentale… un po’ di relax, fino al momento della condivisione della cena, meravigliosa … come sempre
Mentre si cena, ci si confronta in un clima di pace totale, la guida prima ci zittisce e poi prende le torce e noi la seguiamo immediatamente … cosa avrà sentito? Tutti pronti a inseguire nella notte i movimenti in mezzo alle piante … fino a che si palesa davanti a noi un “istrice africano” o porcospino veramente grande: il suo corpo è robusto e ricoperto da aculei che non sono altro che un insieme di peli uniti da una sostanza albuminoide chiamata cheratina. Questi sono molto appuntiti e pericolosi al punto di essere utilizzati come arma di difesa.
Questa è la savana …. Da un bicchiere di vino si passa alla rincorsa notturna tra le piante di un animale, individuato per un fruscìo, fino a localizzare con le torce un porcospino.
Tutti elettrizzati, felici, contenti di aver partecipato a questa scoperta notturna.
La notte è spettacolare!! La luna piena, il silenzio, il tepore del clima … i “rumori”: meglio non farci caso… altrimenti tutta la poesia passa (ragni, scorpioni, serpenti… va bene … siamo in una riserva sudafricana !)
Arriva la mattina, alle 6.45 mi chiamano e mi appoggiano caffè appena fatto sul patio hanno acqua caldissima da mettere nella rudimentale doccia … cosa potrei volere di più?
Una doccia calda, un buon caffè.. e ci si prepara per la giornata piena di tutto … come sempre.
SI PARTE …. I nostri cavalli sono riposati e pronti anche loro per un’altra stupenda giornata tra antilopi, gnu, giraffe, zebre … e quello che si incontrerà.
Leonie , ci fa fermare , scendere da cavallo ed ammirare un coleottero : lo scarabeo stercorario, che si orienta con la via Lattea , coleottero dai discutibili gusti alimentari sarebbe l’unico animale finora scoperto in grado di “navigare” guardando le stelle. I maschi di questi coleotteri, dopo aver individuato un mucchio di escrementi freschi, formano pazientemente delle palle di sterco e, rotolandole, le spingono il più lontano possibile dal mucchio affollato da altri scarabei, spesso portando con sé una femmina. La coppia seppellisce la palla di sterco, che in seguito diventerà la fonte di nutrimento della loro prole.
Ogni giorno è diverso dall’altro, situazione diverse, percorsi diversi, animali diversi.
Con i nostri stupendi cavalli, andiamo al passo, al trotto e al galoppo beandoci di questi fantastici panorami e incontri.
Incontro super emozionante
attraversiamo al galoppo un campo con tante zebre che brucano l’erba, corrono, giocano, si azzuffano … e ci viene spiegato che il manto a strisce bianche e nere della zebra non è solo una ‘decorazione’, ma anche un meccanismo di difesa ambientale.
Ci fermiamo per far abbeverare i cavalli in un piccolo laghetto alla fine del campo, mentre siamo fermi con i nostri cavalli vicino all’acqua, una impavida zebra si avvicina, si ferma e ci guarda.
La nostra guida dice che è un momento magico, rimaniamo attoniti, fermi e in silenzio … la nostra super coraggiosa zebra fa incuriosire anche le sue compagne.. arrivano vicino a noi, cinque zebre e vengono ad abbeverarsi insieme a noi e ai nostri cavalli!!!
Il respiro manca, l’emozione mi accelera i battiti del cuore … La guida dice che è la prima volta in dieci anni che vive questa situazione.
Posso chiudere il mio racconto cosi ..
Vi consiglio solo di provare a fare una simile vacanza a cavallo … io sono rimasta senza parole, con il cuore pieno di emozioni e la testa di ricordi indelebili.